Giambattista Valli ha scelto di raccontare la sua Haute Couture 2020, attraverso una mostra nelle tre sale opulente dell’hotel Shangri-La, presso il 16esimo arrondissement.
Valli espone la sua Couture nei sontuosi saloni dell’edificio, regalando a ciascuna delle sue creazioni un’importanza di gran lunga maggiore, rispetto ai pochi minuti di una canonica sfilata.
Abiti principeschi, fatti di nuvole di tulle e di strascichi e volumi regali, gestiti come si fa con le opere d’arte:
«Le mie clienti, in fondo, sono come collezioniste» ha dichiarato Giamba.
Nessuna sfilata, nessuna frenesia da front row: Giambattista Valli ha regalato agli spettatori la possibilità di andare liberamente da una parte all’altra delle tre stanze, passando dall’ombra alla luce, godendosi gli abiti da ogni prospettiva.
L’evento è durato tre ore. In questo modo ogni dettaglio, ogni lavorazione, ogni accessorio, ha goduto del tempo necessario per essere guardato.
«È un percorso sulla mia cultura che inizia con il camice bianco degli atelier. Una sorta di abbecedario della mia couture».