Si chiama Potion il progetto europeo che studia i chemosegnali che emettiamo quando proviamo un’emozione.
In altre parole, studia se la felicità possa essere percepita anche dall’olfatto.
La domanda a cui il progetto europeo vuole trovare una risposta è se le sostanze associabili ad un nostro stato emotivo siano percepibili anche da chi ci è vicino. Si sente la felicità?
Si sa che gli animali in questo sono molto sensibili, ma per noi esseri umani invece come funzionano le cose?
Potion, grazie al lavoro di diversi istituti di ricerca di una decina di partner internazionali provenienti da otto paesi, nei prossimi anni si occuperà proprio di questo.
Ciò che potrebbe migliorare le relazioni sociali è capire se possa esistere una sorta di meccanismo di contagio emotivo. Una sorta di felicità contagiosa.
Con un finanziamento europeo di oltre sei milioni di euro, la ricerca multidisciplinare analizzerà attraverso campioni di sudore se siano rintracciabili delle molecole specifiche generate dalle emozioni.
Quindi, come risulta dai dati del progetto, POTION affronterà due sfide complesse: la prima consiste nell’analisi chimica dei chemosegnali emessi dall’uomo per individuare quali molecole vengono rilasciate durante le emozioni di felicità e paura( https://www.unipi.it/index.php/news/item/13422-con-il-progetto-potion-si-studiano-gli-odori-delle-emozioni ).
La seconda utilizzerà i risultati dell’analisi chimica per sintetizzare artificialmente i chemosegnali umani legati alla felicità e alla paura.
L’obiettivo è quello di sviluppare un innovativo sistema di rilascio controllato di chemosegnali artificiali volto a guidare la strategia di risposta sociale.