Lee Alexander McQueen, genio assoluto della moda inglese nasce a Londra il 17 Marzo del ’69. La sua prima esperienza lavorativa lo vede avvicinarsi al mondo dell’alta sartoria maschile di Savile Row nell’atelier di Anderson & Sheppard e, subito dopo, nel laboratorio teatrale di Algel & Bermans.
A 20 anni lavora fianco a fianco con lo stilista giapponese Kojui Tatsuno. L’anno successivo si trasferisce a Milano ed entra a far parte del team ufficio stile di Romeo Gigli.
Qualche anno dopo torna a Londra per un master al Central Saint Martins College e, in occasione della presentazione della sua collezione, Isabella Blow si innamora della sua creatività e decide di acquistare ogni singolo capo per un totale complessivo di 5000 euro.
Isabella diventa, non soltanto la sua prima cliente, ma anche la sua musa e migliore amica.
Quando nel ’96 John Galliano lascia Givenchy, Alexander McQueen diventa direttore creativo della maison.
Parallelamente continua a lavorare sul suo Brand “Alexander McQueen” che nel 2000 viene acquisito dal gruppo Kering per il 50% delle quote.
Probabilmente il darsi anima e corpo al suo lavoro e il circondarsi degli amici più cari, rappresenta il periodo più felice della sua carriera.
Una carriera fatta di collezioni straordinarie, visionarie, gotiche e preziosissime. Ma anche di sodalizi artistici con personaggi importanti del panorama musicale.
Nessuno potrà mai dimenticare Lady Gaga nel video di Bad Romance con le sue Armadillo. E nemmeno il look di Björk sulla cover dell’album Homogenice.
Nel 2007 Isabella Blow, vittima della depressione che lo accomuna ad Alexander, si avvelena. Dopo tre anni muore anche la figura di riferimento più importante del designer: sua madre.
Dopo nove giorni, l’11 Febbraio del 2011 Alexander McQueen si suicida. Lasciando un vuoto incolmabile in un mondo della moda che, fino ad allora, si era abituato a vivere della sua magia: quella di trasformare gli incubi in sogni e i sogni in abiti.
Domenica 22 aprile, al Tribeca Film Festival, verrà presentato il documentario dedicato a lui, diretto e prodotto da Ian Bonhôte e da Peter Ettedgui e si intitola McQueen.
Filmati di repertorio, home movies, interviste ai familiari e agli amici più cari per ripercorrere quelli che sono stati la sua vita e i suoi tormenti.
A questo, seguiranno altri due progetti dedicati al designer che saranno presentati prossimamente. The Ripper, sarà incentrato sull’amicizia con Isabella Blow e un biopic con protagonista Jack O’Connell, diretto da Andrew Haigh.