Francesco Risso con Marni, per la FW19 si ispira agli anni ’70 rivisitandoli, però, in chiave contemporanea.
Gioca con le sovrapposizioni ed esaspera le proporzioni. Ogni capo sembra, infatti, gonfiato, ingigantito, estremamente over.
Le stampe fanno parte del repertorio del film di animazione Allegro ma non troppo del 1976. Cappotti bouclè, pantaloni in fustagno indossati con camicie Oxford e parka o giacche dai volumi abbondanti. La palette di colori è vivace e va da toni elettrici come il blu cobalto, l’arancio e il rosso, a toni più caldi e morbidi come il senape, il giallo tenue e il glicine.
La collezione è fresca, giovane quanto basta per essere smart.
La passerella è tutta volta ad osannare quel fenomeno meraviglioso che è il rinnovarsi, senza stravolgersi. Giocare a fare i grandi con abiti classici come la giacca o il cappotto ma con un piglio nuovo.
E’ uno streetstyle geniale che non dimentica gli accessori: sciarpe lunghissime ed avvolgenti, cappelli da pescatore, occhiali da sole bianco ottico come la neve, che fanno venire voglia di viaggiare, lanciarsi in nuove avventure, senza aver paura di essere giovani.