La collezione Gucci di Dapper Dan diventa un omaggio all’hip-hop degli anni 80.
Tra Dapper Dan e Gucci non è stato proprio amore a prima vista: lo storico sarto “fuorilegge” di Harlem più amato dai musicisti hip-hop usava senza autorizzazione i materiali di Gucci, Fendi, e altri brand per creare pezzi su misura,
negli anni 80 e 90 Dapper Dan aveva attirato una cerchia di clienti entusiasti delle sue creazioni esclusive, tra cui Bobby Brown, LL Cool J, Eric B. & Rakim, Big Daddy Kane, Salt-N-Pepa, e il pugile Floyd Mayweather Jr..
Dopo le tante denunce dei famosi brand, però, è stato costretto a chiudere. L’epoca del gansta rap non sarebbe stata la stessa senza di lui.
Dopo anni Daniel Day, questo il suo vero nome, riceve la sua rivincita: una recente sfilata di Gucci aveva ripreso un look originale di Dapper Dan, che ha innescato una denuncia per plagio alla maison.
L’accusa si è risolta con estrema astuzia, il brand fiorentino guidato da Alessandro Michele ha riaperto la sartoria di Dan ad Harlem dopo quasi 30 anni e gli ha proposto di creare una collezione, un mix esorbitante di abbigliamento sportivo e lusso estremo.
I loghi, le toppe e le scritte degli anni Ottanta, sono tradotti con tecniche di stampa serigrafica, ricami e applicazioni nei capi in pelle,
denim e velluto; mentre la scritta sulla vetrina dello storico negozio di Harlem si trasforma in un nuovo logo Gucci usato su felpe e
t-shirt.
Occhiali da sole con montature appariscenti impreziosite da cristalli Swarovski, maxi bijou dorati, sneakers e sandali logati, cappelli,
zaini e marsupi nell’iconico tessuto GG, sono gli accessori che completano la collezione.
A definire questa collaborazione, inoltre, sono le foto di Ari Marcopoulos, scattate nel quartiere dove lavorava
il couturirer dell’hip-hop, che rievocano l’atmosfera e l’energia che si respirava in quelle strade.
La collezione è in vendita dal 17 luglio online e in selezionati flagship store in tutto il mondo.