chi negli anni 90 aveva tra i 12 e i 30 anni ed era prossimo, o nel bel mezzo dell’adolescenza avrà sicuramente messo a palla “Zombie” dopo una vera incazzatura. La voce di Dolores O’ Riordan è inconfondibile, e che strano non riuscire ad usare un imperfetto, che sa di passato. Graffiante, unica, trasgressiva, rock, eppure così fragile, la frontwoman dei Cranberries si è spenta il 15 Gennaio, all’età di 46 a Londra, lontana dalla sua Irdanda, patria di Dolores.
I brani Zombie, Animal Instinct, Linger, Dreams, fino ai più recenti album riecheggeranno ancora e ancora, e la sua voce, quella non sparirà dalla memoria, e dagli auricolari di chi l’ha sempre amata, e di chi, come spesso succede, inizierà a farlo solo ora, dopo la sua prematura morte.
Io, la ricorderò sempre ricoperta d’oro nel video di Zombie, il pezzo più famoso dei Cranberries, la denuncia contro la situazione di violenza in cui, nel 1993, ancora versava l’Irlanda del Nord.
La ricorderemo sempre così piccola su un palco tanto tanto grande, con i polmoni grandi e il suo aspetto minuto.