60 anni di storia del famoso gruppo MaxMara riuniti principalmente in un unico capo iconico – il cappotto.
A Seoul fino al 12 dicembre, all’interno del modernissimo spazio multifunzionale Dongdaeum Design Plaza, ideato dall’archistar Zaha Hadid, una retrospettiva che ha già coinvolto altre importanti capitali come Mosca, Pechino e Berlino, offre uno sguardo sul modo in cui il celebre brand abbia condizionato la moda. Il percorso espositivo, oltre a vantare di essere all’interno dei 52 posti che il New York Times aveva consigliato di visitare, incanta i visitatori per le sue rappresentazioni. Sette stanze suddivise per anni e tematiche, interamente dedicate alla creatività MaxMara. Dalle campagne pubblicitarie alle sfilate, non possono mancare le numerose varianti del soprabito maschile che grazie al fondatore Achille Maramotti, è divenuto un vero e proprio passe-partout. 90 modelli diversi declinati in molteplici colori e tessuti come il puro cashmere, il cammello o il misto alpaca e cashmere. Secondo il direttore creativo del brand, Ian Griffiths, ” disegnare un soprabito è un po’ come progettare una casa perché è l’elemento nel quale vivi quando sei in strada“. Criteri pratici, versatilità, linee semplici e sempre eleganti. In breve, il cappotto che conquista tutti.