Ciao Spaghettini! sentivate la mia mancanza? Voglio credere di sì, ma da adesso prometto di essere molto più attiva e di lasciarvi tutti basiti con i prossimi articoli!
Già che ci siamo, partiamo proprio da questa parola: «basito». Sono sicura che se siate al corrente del significato, ma di sicuro non la utilizzate spesso, ed è un peccato! Dà l’aria di essere una persona sofisticata, quasi posh! Un esempio? «Lo scorso fine settimana sono stata in barca con Francesca, mi ha raccontato di essere andata in un ristorante, dove è rimasta basita- ripeto basita- per come ha mangiato bene, da provare, assolutamente!»
Interessante, vero? Storicamente «basito» non aveva una chiarissima derivazione, c’è chi dice che abbia un’origine celtica, chi invece sostiene derivi dal greco, la cosa interessante è che a prescindere dalle sue origini il lemma sembra avere due significati, quello arcaico di «morire, venir meno» e quello ormai moderno (e di uso corrente) di «allibito, sbalordito». Volete un altro esempio? Basta sfogliare l’ultimo editoriale di #Spaghettimag, rimarrete basiti per quanto è bello!
Con la speranza (che non muore mai) che utilizziate questo bel lemma, ci leggiamo alla prossima parola!