Oggi, 03.05., come stabilito dell’Assemblea Generale dell’ONU, si celebra la ” Giornata mondiale della libertà di stampa“. Nel 1997 l’UNESCO ha inoltre creato il premio Guillermo Cano World Press Freedom Prize, che annualmente premia un giornalista che si è particolarmente distinto per le sue attività di diffusione delle notizie. Il premio è dedicato a Guillermo Cano Isaza, giornalista colombiano ucciso il 17.12. 1986 davanti agli uffici del suo giornale El Espectador. Cano era famoso per i suoi articoli di denuncia contro il Cartello di Medellin.
Quest’anno il premio andrà al giornalista eritreo Dawit Isaak, fondatore del primo quotidiano indipendente dell’Eritrea, Setit, il quale è stato arrestato nel settembre del 2001. Ad oggi non si hanno notizie né dei capi di imputazione per il suo arresto, ne del luogo di detenzione.
Annualmente l’ong Reporters sans Frontieres stila una classifica sullo stato della libertà di stampa nei vari paesi del mondo. La classifica viene accolta non senza perplessità, in quanto il metodo di analisi si basa su elaborazioni complesse, con esiti talvolta quasi paradossali. Suona infatti molto strano, che paesi di dubbia cultura democratica e soggetti a continui colpi di stato, figurino in posti più elevati della classifica, dell’Italia. Ad ogni modo, l’Italia si trova al 52° posto e se ne denunciano lo stato di violenza ( intimidazioni verbali e fisiche ), nonché le pressioni politiche e quelle da parte delle organizzazioni criminali, che i giornalisti devono continuamente subire, a tal punto da generare una loro diffusa autocensura.