Era il 26 aprile 1937 quando il villaggio di Guernica, nel nord della Spagna, subì un bombardamento aereo che lo rase al suolo: Picasso immortalò la tragedia in una sorta di presepe degli orrori.
Ora, Guernica compie 80 anni e il Centro de Arte Reina Sofia di Madrid celebra l’opera attraverso la mostra ‘Pietà e terrore in Picasso, la strada a Guernica’, in calendario dal 5 aprile al 4 settembre.
Attraverso Guernica, dipinta 80 anni fa per il padiglione spagnolo all’Esposizione Universale di Parigi del 1937, il pittore andaluso Pablo Picasso volle esprimere con forza il sentimento antibellico di un’intera generazione in Spagna e denunciare la tragedia della guerra civile. L’opera divenne presto l’emblema dell’orrore di ogni violenza e di ogni conflitto, elevandosi a simbolo mondiale dell’arte contemporanea.
L’ordine con cui deve essere letta l’opera d’arte è da destra a sinistra, poiché il lato destro era vicino all’entrata del luogo per cui è stata progettata. La presenza della madre con il neonato in braccio, di un toro, simbolo dell’irrompere della brutalità, e di un cavallo, che somiglia a un asino, simbolo del sacrificio nella corrida, ricorda la composizione del presepe natalizio, sconvolto però dal bombardamento.
Per l’occasione, in questa mostra ci sarà l’esposizione di altre 150 opere, oltre a Guernica, che mostrano l’evoluzione dell’universo pittorico di Picasso, dalla fine degli anni Venti fino alla metà degli anni Quaranta. Queste opere provengono da più di 30 musei internazionali: dal Musée Picasso e dal Centre Georges Pompidou di Parigi, dalla Tate Modern di Londra, dal MoMA e dal Metropolitan Museum di New York.
Per maggiori informazioni: www.museoreinasofia.es