L’efficienza delle metro inglesi non ha limiti.
Oggi, oltre ad offrirci celeri spostamenti ci concede la possibilità di leggere poesie. Non troveremo più campagne pubblicitarie, ma poesie.
Il progetto si chiama “Poems on the Underground” nato a Londra, ma diffusosi in tante altre città come Parigi, New York, Barcellona, Stoccolma, Helsinki, San Pietroburgo, Shanghai.
Nick Brown, responsabile dei trasporti londinesi, ha accolto con piacere l’iniziativa tanto che l’ha definita come un regalo per i viaggiatori.
Felicissimi infatti questi ultimi, che tra uno spostamento ed un altro, ritrovano il contatto con l’arte letteraria.
I componimenti sono tra più disparati e in lingua inglese. Possono essere sia di alcuni dei più grandi scrittori della letteratura tra cui William Shakespeare e John Keats, o di poeti emergenti o ancora poco noti. L’unico appunto è che non devono essere troppo lunghi e soprattutto devono sempre invitare e invogliare “il viaggiatore a condividere i sogni e le visioni di un altro essere umano che parla attraverso il tempo e lo spazio”, come ha spiegato l’ideatrice Judith Chernaik.
La poesia dunque può nascondersi dove meno te lo aspetti. Non è scritto da nessuna parte che debba trovarsi solo nelle antologie.